Il valore del patrimonio immobiliare in possesso degli italiani supera quota seimila miliardi di euro, pari a 4,3 volte il pil nazionale. Il bene più prezioso per le famiglie, cioè la casa, copre oltre i nove decimi del totale.
I controlli effettuati dal notaio consentono di avere in Italia un livello di contenzioso bassissimo nell’ambito delle transazioni immobiliari: pari allo 0,003% delle transazioni stesse. Negli Usa – dove il notaio non svolge la funzione del notaio italiano, limitandosi a certificare che un documento è stato firmato alla sua presenza, senza entrare nel merito – i costi di contenzioso sono tra i più alti al mondo (fino a 5 volte quelli del nostro sistema).
Secondo il rapporto Doing Business 2018, redatto dalla Banca mondiale nella voce dedicata ai trasferimenti immobiliari ci collochiamo al 23esimo posto, molto davanti a Germania, Spagna e Svizzera anche grazie agli strumenti tecnologici e anche nella graduatoria che riguarda la costituzione di nuove società abbiamo recuperato 24 gradini rispetto al 2013-2014 e, ancora una volta, siamo davanti alla Germania.
Nel 2017 le segnalazioni antiriciclaggio dei notai sono state 1.893, circa l’85% sul totale delle segnalazioni effettuate dai professionisti.
Il Notariato riscuote per lo Stato le imposte collegate a tutti gli atti (imposte di registro, ipotecarie, catastali, ecc.). Attraverso la rete informatica dei notai, vengono versati annualmente circa 6 miliardi di euro (quasi lo 0,50% del PIL) di imposte indirette e plusvalenze senza alcun aggio per lo Stato (quindi a costo 0), anche se non riscossi dal cliente.
41.000 è il numero complessivo di dipendenti, collaboratori e consulenti esterni a cui danno lavoro i notai.
Dal 1997 ad oggi sono stati investiti circa 18 milioni di euro in infrastrutture e attività di ricerca e sviluppo per costruire, implementare e aggiornare i sistemi di collegamento con la P.A. i cui costi di impianto e gestione, anche contabile, sono a carico del Notariato.
L’adempimento unico per gli atti immobiliari con sente di accorciare i tempi di esecuzione delle formalità di registrazione, trascrizione e voltura: si è passati da una media di 30 giorni ad 1 giorno, il tutto senza alcun aggravio di costo. La responsabilità di tutte le operazioni è del notaio.
Una società di capitali, che fino al 2000 necessitava di circa 150 giorni dal momento della sua costituzione alla sua effettiva operatività, oggi può essere operativa il giorno stesso dell’atto notarile. Ciò è stato possibile grazie all’abolizione nel 2000 del controllo omologatorio del Tribunale e la conseguente assunzione da parte del notaio della responsabilità relativa alla costituzione delle nuove società. Per il Notariato “un’impresa in un giorno” è già realtà.
Il Notariato oggi è già presente in 83 paesi, tra cui Cina, Giappone, Indonesia, Russia, in 21 dei 27 membri dell’Unione Europea ed in alcuni stati degli USA.